Educhiamo il consumatore finale a un consumo consapevole di carne.
Sosteniamo l’allevatore che alleva secondo natura.
Siamo l’anello tra due mondi che sembrano lontani, invece così vicini. Custodi di un impegno, trasmesso di padre in figlio, rinnovato giorno dopo giorno dal nostro lavoro di coltello. In ogni taglio un esercizio di mestieri antichi con un messaggio ferreo e coraggioso: consumare meno carne ma di qualità.
Istinto e ragione danno origine a un pensiero filosofico che guida le nostre azioni il cui risultato è riconoscere all’allevatore il giusto compenso per i suoi capi. Lui ci ripaga continuando ad allevarli e tramandando il mestiere, con dignità e salvaguardia dei criteri di sostenibilità.
Così si chiude il cerchio chiamato filiera, da un capo all’altro: prodotto di eccellenza al nostro cliente, riconoscimento per l’attesa all’allevatore.
Sono cresciuto imparando il mestiere prima nei macelli e poi nelle macellerie. Il nostro lavoro implica un’assunzione di responsabilità nei confronti di allevatori e consumatori. Perché le scelte che facciamo hanno rilevanza per entrambi. Qual è la carne di qualità? Quella che proviene da capi allevati da chi non ha fretta di venderli.
Franco Cazzamali
Valori.
CONSAPEVOLEZZA
Chiamati a giocare una partita che conta nella filiera bovina, lo abbiamo fatto.
UMANITÀ
La nostra famiglia ha una moltitudine di estensioni, le chiamiamo: allevatori, clienti, collaboratori, fornitori. Senza di loro saremmo in un altro posto.
RESPONSABILITÀ
Persone, territorio, animali. Per noi tutto è collegato. Siamo responsabili di quello che consegniamo al cliente come della parola data l’allevatore che assicura il benessere dei nostri animali.
Il macellaio.
SECONDO CAZZAMALI.
Tra le cose in cui crediamo ce ne sono alcune, più di altre, che riguardano il mestiere del macellaio. Dietro al bancone esercitiamo la nostra attività, e con quella la nostra influenza sul cliente finale, che si affida a chi ha di fronte per consigli nell’uso quotidiano di carne. Entriamo quindi nella sfera dell’alimentazione a pieno titolo. Una bella responsabilità.
Il macellaio fonda il suo patrimonio di sapere su pilastri imprescindibili:
- cultura della materia prima;
- rapporto con l’allevatore;
- familiarità con le tecniche di lavorazione;
- conoscenza del tema sicurezza alimentare (metodologie di confezionamento e conservazione del prodotto, tipologie di analisi).
Ai quali si aggiunge il fattore tempo. Quello che facevamo dieci anni fa oggi è cambiato. Insieme alle esigenze dei consumatori, che a loro volta si sono adattati a stili di vita nuovi, non sempre migliori, ma nuovi dobbiamo dirlo. E con loro anche le carni si sono trasformate, per seguire i ritmi delle persone che le consumano. Ricette meno tradizionali e tempi di cottura rivisitati.
Il macellaio, come lo intendiamo noi, è un ricettacolo di conoscenza. Abbraccia l’innovazione testandola per primo. Non dimentica il passato perché là sono le sue radici ma rivolge lo sguardo al futuro in modo costruttivo, attento e comunque selettivo.
Dare continuità a questo pensiero con le nostre azioni è parte del nostro impegno quotidiano.